La letto-scrittura è una forma di comunicazione che compare nella vita dell'individuo a partire dal momento in cui comincia la vita scolastica obbligatoria. Quando un bambino si confronta con i segni grafici che però fatica a leggere, la comunicazione perde la sua funzione. Per chi non presenta disturbo della lettura, comprendere come per alcune persone leggere sia una pratica faticosa e oltremodo impegnativa è spesso molto difficile. Ma la dislessia è il più frequente disturbo dell'apprendimento che in Italia viene stimato tra il 5 e il 7% della popolazione scolastica.
La dislessia è un fenomeno complesso in cui intervengono diversi fattori in cui aspetti genetici e ambientali interagiscono profondamente.
L'apprendimento della lettura è un processo complesso che richiede l'integrità di diverse funzioni cognitive. Negli anni prescolari possono insorgere alcuni segnali di difficoltà nello sviluppo del linguaggio, quali difficoltà nel processamento fonologico, nella consapevolezza fonologica (in particolare la fusione sillabica e fonemica), lessico povero, uso inadeguato della grammatica, ma anche difficoltà nei processi di attenzione visiva e visuo-spaziale che vengono considerati tra gli indici predittivi.
Nei primi anni di scuola oltre alle difficoltà nel riconoscimento delle parole e di transcodifica della letto-scrittura, possono comparire in modo più evidente difficoltà di comprensione linguistica orale e scritta, narrativa e disturbi associati come la difficoltà attentiva e di iperattività (ADHD).
Questi bambini presentano frequentemente un disinteresse nei confronti della lettura e della scrittura, spesso accompagnato da frustrazioni, insicurezze e sofferenze causate proprio dagli insuccessi scolastici.
I disturbi dell'apprendimento (DSA) comprendono:
Dislessia, intesa come difficoltà specifica nel processo di lettura;
Disortografia, intesa come difficoltà nel trasdurre correttamente il linguaggio parlato;
Disgrafia, alterazione dell'abilità grafomotoria che produce una grafia non fluida e spesso poco comprensibile a chi legge, anche allo scrivente stesso;
Discalculia, intesa come disturbo specifico delle abilità numeriche e aritmetiche;